In data 5 luglio u.s. si è tenuto, nella splendida cornice del Loggiato di Gemmi di Sarzana, il Passaggio della Campana tra il dott. Maurizio Caporuscio e l’ing. Roberto Vallarino. Alla serata erano presenti numerosi soci del Club e graditi ospiti, tra i quali, si annoverano, il dott. Massimiliano Segala, Assistente del Governatore del Distretto 2032, dott. Anselmo Arlandini, nonché il Presidente del Rotary Club La Spezia, dott. Andrea Toscano, il Presidente del Rotaract Club Sarzana Lerici, dott. Luca Lubrano e altri soci del club Rotaract.
Il Past President Caporuscio, nel ringraziare i soci e amici del Club per il supporto fornito durante l’A.R. 2021/2022, ha ufficializzato l’ingresso, quale nuova socia, di Antonella Iannucci, avvocato del foro spezzino.
L’A.R. 2022/2023 del Presidente Vallarino si è aperto così:
“Il messaggio del presidente Jennifer Jones, primo presidente donna del Rotary International è IMAGINE ROTARY, ossia, se vogliamo ridurlo all’essenziale, tutti Noi proviamo ad immaginare come vorremo il nostro Rotary ed il nostro mondo. La terza strofa della celebre canzone di John Lennon recita:
Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità
Come in tutte le cose, se ci si crede fino in fondo, allora davvero si può cercare di ottenere qualcosa, non si deve pensare, da solo non ce la posso fare, bisogna provare e crederci. In un mondo in continuo cambiamento non è possibile pensare che il Rotary e quindi anche il nostro Club sia indifferente, perché vorrebbe dire rimanere isolati da questa continua mutazione, che di fatto, è naturale. Noi, come la ruota, non a caso, dobbiamo essere in grado di girare con il mondo che cambia, proprio come parte integrante di un ingranaggio completo. Ma in un ingranaggio completo “gli ingranaggi, e più affini al nostro caso, le “Ruote” servono tutte quelle grandi e quelle piccole e solo così il meccanismo potrà continuare a funzionare al meglio. Gli ultimi 10 – 15 anni non sono stato certo facili, sono stati persi molti posti di lavoro che non sono stati rimpiazzati, se ne sono però creati di nuovi, poi la pandemia e nel momento in cui sembrava esserci lo spiraglio dell’uscita, è arrivata la guerra che ha nuovamente modificato gli equilibri globali. La migliore strategia per uscire dalle crisi è quella di essere flessibili e di adattarsi il più velocemente possibile a situazioni nuove, cercando di essere parte integrante dell’evoluzione. Non bisogna avere il timore di affrontare nuovi spazi, perché si esce dalla propria comfort zone, bisogna essere capaci soprattutto di credere davvero nelle possibilità di trasformazione, che in realtà almeno per come la vedo io, è più, per certi aspetti “uno sguardo al passato”, ad alcuni dei principi che hanno formato i diversi club nel mondo, con la loro evoluzione. Principi di amicizia, di interessi comuni, di nuove connessioni lavorative, che, grazie alle nostre capacità possono trasformarsi in un bene ancora più grande, ossia l’aiuto alla comunità globale. Ed è questa la vera essenza del Rotary, ossia lo spirito del servire. La trasformazione, o meglio lo stare al passo con i tempi però, richiede una visione globale e tempo. Per questo ho pensato di dare vita ad un nuovo piano strategico triennale, come richiesto ai Clubs e come fa il RI e la RF, con una commissione ad hoc, in modo da tracciare le “linee guida” del club, ascoltati tutti i soci, per i prossimi anni. Ritengo che la cooptazione del rotariano non sia necessariamente costituita dai leader delle aziende o dalle figure apicali nei diversi settori, ma da quelle persone che in quel determinato campo, hanno dimostrato grandi capacità di leadership, di amicizia e rapporti nello sviluppo della loro attività e che meglio si prestano allo sviluppo del concetto del servizio, quale punto cardine dell’attività rotariana. Il rotary va usato, usare il rotary nello sviluppo delle proprie idee, l’amicizia rotariana anche per sviluppare business, e creare le opportunità per fare service che aiutino la comunità e la collettività a goderne, sono alcuni dei principi fondatori del Rotary di Paul Harris. Trovare la giusta “parte” per coinvolgere ogni socio dovrebbe essere la nostra funzione principale. Si tratta del conforto e cura dei nostri soci. Quindi? IMAGINE ROTARY, Cosa vogliono i soci dal nostro club? Per avere un club efficiente tutti si devono sentire parte attiva e responsabile del Club. Vorrei fare questa domanda a tutti Voi, il 19 luglio in cui ci sarà il primo CD, prima della meritata pausa estiva. Ritengo che molti abbiano “abbandonato” la convivialità perché non hanno trovato nel Club quello che avrebbero voluto provare, come nuove connessioni amichevoli, di lavoro, di attività in genere, perché quando un potenziale socio viene presentato, normalmente gode di questo tipo di rapporti con chi lo fa conoscere al Club, ed è quindi naturale che auspichi in un allargamento di queste peculiarità. Il Rotary deve essere visto come un’opportunità di crescita a tutti i livelli, e va usato in tal senso. Ricordo quando mi presentò Luciano Ghirlanda, dopo una brevissima lettura del CV disse sorridendo “Vabbè lo conoscerete nel tempo…” e se oggi sono qui a parlarvi, allora penso che non avesse sbagliato. Vorrei perseguire, grazie alla collaborazione con Andrea Toscano, una maggiore connessione con Il RC della Spezia basato su azioni concrete, e ripresa se possibile, di conviviali comuni magari con un Relatore di particolare prestigio oppure attivare incontri pubblicizzati e aperti alla collettività, come possibile spunto per una raccolta fondi da usare per service di maggiore impatto. TEMI FONDAMENTALI: Connessione continua con Rotaract, con presenza agli incontri e coinvolgimento per farsi aiutare nello sviluppo di nuove idee, che per logica e per età, trovano terreno fertile nei più giovani. “Equità e inclusione” sono stati aggiunti al regolamento del Rotary International, riaffermando lo sforzo continuo dell’organizzazione per essere inclusiva di tutte le culture, esperienze e identità, e per riflettere tutte le comunità che serve. Conferenze: ECONOMIA, SVILUPPO, ARTE E CULTURA, ATTIVITA’ SOCIALI e INFRASTRUTTURE tema quest’ultimo particolarmente importante per lo sviluppo del nostro territorio.”.
Gli obiettivi di Roberto Vallarino sono ambiziosi e, quindi, non resta che rimboccarsi le maniche e impegnarsi a fondo per il bene della comunità.
Ad maiora, Presidente!